COLPO DELLA STREGA, cos’è e come si cura

Il “colpo della strega” è un evento acuto che si verifica dopo movimenti repentini del corpo, con una sensazione dolorosa a livello lombare.

Colpo della strega

Questo tipo di episodio può essere catalogato come evento di “lombalgia acuta” ed è caratterizzato da improvvisa rigidità e dolore nella zona bassa della schiena.

L’evento è spesso scatenato da un movimento rapido, come alzarsi dal letto dopo una lunga dormita o nel sollevamento di un peso da una posizione di estensione.

Dal punto di vista fisiopatologico quello che avviene è una risposta di allarme e di difesa da parte della muscolatura paravertebrale. Questa si accorcia in maniera massiva al fine di preservare la zona da un possibile stiramento muscolare oppure, nel caso di discopatia, per bloccare la lombare.

Il colpo della strega è più frequente in soggetti che presentano una muscolatura poco elastica o già precedentemente contratta. Queste condizioni sono dettate da vizi posturali, discopatie (disidratazione discale, protusioni, ernie..), spondilolistesi (scivolamento anteriore/posteriore di una vertebra sull’altra), artrosi gravi o poco esercizio fisico che non consente risposte corrette ed efficienti agli sforzi quotidiani.

Il “colpo della strega” porta con sé sintomi che non vanno sottovalutati. La rigidità, infatti, se non curata adeguatamente può protrarsi anche per una settimana ed i sintomi dolorosi possono durare anche mesi.
La cura d’impatto è sicuramente il riposo, permettendo così alla schiena di rilassarsi e distendersi.

Aiutarsi con farmaci anti-infiammatori e miorilassanti potrebbe essere un’alternativa quando l’episodio si verifica in situazioni che non ci permettono di distenderci. I farmaci possono essere un’alternativa anche in mancanza di terapie fisiche ma non si possono considerare una “soluzione” in quanto non risolvono completamente il problema.

La terapia consigliata è quindi quella fisica. Il trattamento osteopatico è efficace già nelle prime ore, riequilibrando il tono muscolare e quindi la reazione neurologica d’allarme.
In questo specifico caso è consigliabile fare i primi due trattamenti ravvicinati nel tempo, in maniera da risolvere il 70-90% dei sintomi (dipende da come reagisce il paziente).
L’obiettivo dei trattamenti successivi è togliere il sintomo e lavorare anche sulla causa, la quale va indagata in maniera approfondita e trattata di conseguenza.

Per ogni evenienza è consigliabile contattare il proprio osteopata, chiedendo consigli per la terapia migliore affinché si possa risolvere in maniera rapida ed ottimale.

#ScopriComePuoiStareMeglio
#StudioLucaPagnussat

Share This: