Malocclusione e postura

L’Osteopatia si basa sui principi che il corpo umano è un’unità in grado di auto-regolarsi tramite un fortissimo legame struttura-funzione. Questi dogmi dell’osteopatia sono fondamentali per comprendere il funzionamento dell’uomo sia nella salute che nella malattia.
Ogni cellula dell’organismo è collegata ad un’altra e questo collegamento crea una connessione dalle proporzioni immense. Questo network è gestito dal Sistema Nervoso Centrale che memorizza ogni singola informazione e si riprogramma in modo tale da rispondere sempre nel modo migliore possibile.

Un esempio semplice di come funziona e quanto efficace sia questo network, lo possiamo trovare a livello mandibolare.
La mandibola è in stretto rapporto con la mascella tramite i denti. Questi rapporti possono però essere alterati e si possono distinguere 3 diversi tipi di “classi ossee”:
– I classe: occlusione corretta tra mandibola e mascella, con un lieve scivolamento posteriore della mandibola. In questa posizione i denti superiori ed inferiori sono in un rapporto corretto.
– II classe: la mandibola si trova molto più posteriore rispetto al mascellare e questo rapporto alterato non permette ai denti una perfetta occlusione
– III classe: la mandibola protrude in avanti, creando una masticazione inversa poiché i rapporti tra mandibola e mascella sono invertiti.

Con un simpatico esperimento potrete provare ad atteggiarvi in uno dei seguenti modi da posizione eretta e potrete osservare come immediatamente il corpo si adatta a questo stimolo.
– I classe: curve fisiologiche del rachide (posizione corretta)
– II classe: portando la mandibola indietro, il rachide cervicale in primis e successivamente tutta la colonna vertebrale subirà una rettilineizzazione
– III classe: portando la mandibola in avanti rispetto alla mascella, la colonna vertebrale accentuerà le sue curve.

Queste alterazioni posturali possono facilmente creare dei dolori a livello cervicale, ma anche a distanza. Può capitare, infatti, che una malocclusione di III classe generi una metatarsalgia in quanto sposta il carico sulla parte anteriore del piede, così come una II classe possa causare un dolore al calcagno.

Questo è un simpatico esempio che mostra quanto sia importante avere una visione del paziente a 360° per capire davvero la causa del problema, affinché non si ripresenti la sintomatologia in futuro.

[Per problemi di Cross-bite (o morso crociato) parlerò nel prossimo post]

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#StudioLucaPagnussat

 

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